La storia del Liceo Fardella – Ximenes
L’Istituto d’Istruzione Superiore Liceo Scientifico “V. Fardella”, nella sua nuova configurazione che nasce a partire dall’a.s. 2014-2015, è stato ridefinito e riorganizzato aggregando al Liceo Scientifico “V. Fardella” il Liceo Classico Statale “L. Ximenes”.
Il risultato di questa operazione, anche se dettata da ineludibili esigenze di ridimensionamento della rete scolastica, non è affatto la semplice sommatoria di due istituzioni scolastiche, ma una realtà nuova che punta a dotarsi di un progetto formativo integrato e che, pur perseguendo il massimo di omogeneità e unitarietà, intende delineare i due percorsi di studi liceali nella loro identità specifica, secondo il D.P.R. del 15 marzo 2010 n° 89 (artt. 5 e 8) e il Regolamento (D. M. del 7 ottobre 2010 n° 211) recante le “Indicazioni Nazionali riguardanti gli obiettivi specifici di apprendimento” per il Liceo Classico e il Liceo Scientifico.
La volontà è quindi quella di proporsi in sinergia e in piena unità di intenti per offrire ad ogni alunno – e concretamente realizzare, tramite l’azione didattico-educativa – una formazione umana e culturale basata sui diversi saperi e su solide competenze che lo rendano cittadino consapevole dei propri diritti e doveri, capace di interagire creativamente con persone diverse nelle varie situazioni della realtà in cui vive e opera (a livello locale, nazionale ed europeo), cogliendone le opportunità e assumendo una propria posizione di autonomia intellettuale e progettuale di fronte alla complessità del mondo contemporaneo.
Il nostro Istituto si rivolge dunque agli studenti, alle famiglie e al territorio presentando una precisa fisionomia, che rappresenta al contempo l’identità peculiare degli studi classici fornita dal Liceo Classico “L. Ximenes”, nonché quella prettamente scientifica propria del Liceo Scientifico “V. Fardella”.
Il Liceo Classico Ximenes
Il Liceo Ginnasio “L. Ximenes” di Trapani vanta una storia plurisecolare: esso, infatti, continua la tradizione di studi del Collegio dei Gesuiti, sorto agli inizi del ‘600, e delle scuole borboniche che ad esso succedettero dopo l’espulsione della Compagnia di Gesù nel 1767. Quando il prodittatore Mordini, con decreto del 17.10.1860 n. 263, adottò anche per la Sicilia la c.d. “legge Casati” sulla Pubblica Istruzione, il Real Liceo Borbonico venne sostituito dal Regio Liceo, intitolato poi a Leonardo Ximenes con decreto regio del 1865. La cittadinanza intese così rendere omaggio a Leonardo Ximenes, suo concittadino e figura di grande rilievo. Nato a Trapani nel 1716 (la sua casa natale si trova in Corso Vittorio Emanuele), aveva studiato presso i Gesuiti di cui poi vestì l’abito, venendo destinato alla provincia toscana dell’Ordine. Fu un grandissimo matematico ed astronomo, ingegnere stradale (in Toscana esistono ancora le strade costruite secondo i suoi progetti), ingegnere idraulico (fu lui ad iniziare la famosa bonifica della Maremma Toscana), valente scrittore, socio di numerose accademie internazionali, autore persino di perizie per società di assicurazioni; le grandi celebrità della sua epoca passavano a visitarlo riconoscendone la grandezza culturale. Negli ultimi anni della sua vita fondò a Firenze (dove morì nel 1786) un osservatorio astronomico che ancora oggi è uno dei più importanti a livello europeo. Alla figura e all’opera di Ximenes sono stati dedicati alcuni libri ed un convegno svoltosi a Trapani alcuni anni addietro.
La storia didattica e culturale del Liceo Ginnasio statale “L. Ximenes” è stata ricca ed interessante; tra i suoi insegnanti possiamo annoverare personalità di grande calibro quale il filosofo Sebastiano Maturi, il filologo, poeta e famoso traduttore dell’Eneide Francesco Vivona, lo scrittore di romanzi storici e di memorie Leopoldo Barboni, amico di Carducci e di Pascoli, e parecchi altri docenti di vaglia; tra gli alunni che lo hanno frequentato spiccano i nomi di due ministri della Pubblica Istruzione, Nunzio Nasi e il filosofo Giovanni Gentile, di storici quali Nicolò Rodolico, di poeti come Tito Marrone, di medici e benefattori quali Nicasio Triolo, e un elevato numero di personalità che hanno dato lustro a cultura, scienze, medicina, arti della nostra nazione: dalle nostre aule è uscito il prof. Antonino Zichichi, uno dei nomi più prestigiosi della fisica mondiale contemporanea.
Il Liceo Scientifico Fardella
La nascita del Liceo Scientifico Vincenzo Fardella si inserisce nel processo di riforma della scuola secondaria voluto dal ministro Gentile negli anni 20, con l’intento di dare una risposta realistica alle nuove istanze scientifiche e culturali della società italiana del tempo. Nel luglio 1923 l’Amministrazione Provinciale di Trapani inoltrava istanza al ministro della Pubblica Istruzione per la creazione di un Regio Liceo Scientifico nella nostra città. Con decorrenza1 ottobre 1923 veniva istituito quindi un Regio Liceo Scientifico intitolato a Vincenzo Fardella, su proposta dello stesso ministro Gentile.
Nato a Trapani nel 1808, il marchese Vincenzo Fardella di Torre Arsa, fu insigne uomo politico, attivamente impegnato nelle lotte del periodo risorgimentale. Negli anni 1848-49 ricoprì un ruolo di primo piano negli avvenimenti politici siciliani al fianco di Francesco Crispi, Ruggero Settimo, Rosolino Pilo guidando a Palermo e nella nostra città la rivoluzione contro la dominazione borbonica. Nel governo siciliano rivestì diversi incarichi, quali ministro delle Finanze e ministro degli Esteri. Dopo l’unità di Italia, fu eletto dapprima deputato e poi senatore del Regno d’Italia. In questi anni ricoprì la carica di vicepresidente della Prima Camera e di Presidente del Senato del Regno di Italia.
Il Liceo Scientifico Fardella dalla sua nascita ai nostri giorni ha contribuito significativamente alla crescita del nostro territorio e il suo ruolo si è progressivamente distinto in ambito culturale locale. Negli anni l’antico convento degli Agostiniani sulla via Garibaldi, che rappresenta la sua sede storica, ha visto all’opera docenti di grande spessore culturale ed umano quali il prof. Andrea Genna che, in qualità di preside, ha fortemente contribuito alla crescita del liceo, il Prof. Giovanni La Fata, insigne docente di matematica, il Prof. Domenico Li Muli, autore di importanti opere scultoree.
Numerosi sono gli ex-allievi del Liceo Fardella che si sono distinti nel panorama culturale e scientifico. Ricordiamo il prof. Rino Di Bartolo, docente di Fisica presso l’Università di Boston, il prof. Alfonso Sutera, recentemente scomparso, docente di Fisica presso l’Università La Sapienza di Roma e Socio Corrispondente dell’Accademia dei Lincei. Altri ex allievi hanno intrapreso carriere prestigiose nei più svariati campi, come il dott. Alberto Stabile, per molti anni corrispondente estero del quotidiano Repubblica, il dott. ing. Vincenzo Oliveri che ha coronato la sua carriera come Presidente della Saipem.
Coloro che hanno lasciato i banchi del liceo Scientifico Fardella solo da poco più di un decennio si distinguono già in vari ambiti di ricerca: il dott. Davide Tranchida in campo chimico, il dott. Lorenzo Monaco per le sue ricerche di astronomia di rilevanza mondiale, il dott. Gaetano Scandariato, che ha collaborato con la NASA.
In campo umanistico il dott. Fabio Ruggirello ha conseguito un Ph. D. in Italianistica ed è l’attuale direttore dell’Istituto di Cultura Italiana di Copenhagen; la dott.ssa Stefania La Via è poetessa e promotrice di eventi culturali.